SEDOTTIeABBANDONATI
Il progetto SEDOTTIeABBANDONATI si pone come obiettivi primari generare un interesse per il tema degli edifici abbandonati e indurre una riflessione su un fenomeno molto discusso nel nostro Paese, ma non ancora completamente riconosciuto: la presenza massiccia sul territorio di edifici e infrastrutture la cui realizzazione non si è mai conclusa oppure, se conclusa, è stata poi abbandonata.
La dimensione del fenomeno, l’estensione territoriale (anche in Provincia di Trento) e le incredibili peculiarità architettoniche delle opere innescano solitamente tre tipi di atteggiamento sociale: indifferenza (ci si abitua fino a non accorgersene più, passano inosservate allo sguardo), sterile critica fine a se stessa (strumentalizzata spesso per fini personali e politici, ma mai attiva nel proporre soluzioni) o romantica monumentalizzazione (alcuni oggetti architettonici diventano mausolei abbandonati a cui nessuno osa avvicinarsi più, in nome di una santificazione a volte giustificata, altre volte meno). Tutto questo genera stasi e perpetua un dolore.
Da qui l’intento di affrontare un rituale laico per riuscire a fare pace con questa ferita del territorio, darle identità e dignità per renderla motrice di un confronto creativo sul possibile futuro degli edifici in questione. L’idea è di aprire gli occhi su queste “rovine moderne” che sono allo stesso tempo segno di degrado e opere d'arte, resti archeologici che rappresentano una certa decadenza, ma che allo stesso tempo sono oggetti interessanti dal punto di vista estetico.